Biografia

La mia formazione musicale è cominciata dall’età di 8 anni studiando pianoforte e successivamente studiando composizione. In seguito, da quando ho intrapreso la mia carriera professionale, ho avuto meno tempo ma non ho mai smesso di comporre. Ho composto oltre 400 brani di musica classica e 7 sinfonie.

A questo punto della mia vita, posso dedicarmi completamente alla composizione: E’ l’inizio di una seconda carriera, anche se mi sono sempre dedicato alla musica. Ora con l’evoluzione della tecnologia della musica moderna, sono in grado di catturare l’essenza della mia musica che arriva spontaneamente. Quando ho l’ispirazione di una melodia o di un’armonia posso poi lavorare sulla composizione per mesi e in qualche caso, anche per oltre un anno per giungere alla perfezione.

Per me l’ispirazione non può mai venire senza una forte emozione. L’emozione stessa può essere causata sia da un avvenimento come è stato il caso per la sinfonia “11 Settembre”, sia dall’impatto di una opera letteraria come è stato il caso per la sinfonia “La Divina Commedia” di Dante Alighieri e per “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare , sia per il fascino di un sogno come è stato il caso della sinfonia “Verso l’infinito”. Infatti non ci sono limiti, c’è solo una condizione “sine qua non”: quella dell’emozione.

I miei compositori preferiti sono Mozart, Beethoven e Mahler. In realtà non si sa mai da chi e fino a che punto si prende a modello. Non si può analizzare le influenze mentre si compone e poi questo diventa lavoro dei critici che hanno classificato la mia musica classica post-romantica.

In questo periodo lavoro a un progetto molto attuale e futuristico nello stesso tempo: lo spazio. Si tratta di una trilogia che rifletterà diversi aspetti di questa grande scoperta del nostro tempo. La prima sinfonia “Verso l’infinito” descrive il sogno di un viaggio degli uomini nello spazio. La seconda sinfonia “Big Bang” descrive la formazione dell’universo tappa dopo tappa. La terza sarà dedicata alla nascita dell’umanità e s’intitolerà “Nascere”.

Ho composto anche circa 400 brani di cui sarà inciso il primo disco in autunno di quest’anno. Si tratta di brani per solisti (per piano, violino, violoncello, flauto) e brani per orchestra da camera.

Alla mia musica sono stati riconosciuti diversi premi. Il primo mi è stato assegnato a Bologna nel 2002 per il solo di violino “Pietas” della sinfonia “11 Settembre”. Ricorderà sempre il silenzio di tomba e il raccoglimento quasi religioso del pubblico durante tutta l’esecuzione del movimento. E’ stato in quella occasione che ho capito che la mia musica viene recepita dal pubblico esattamente come io l’avevo sentita quando l’ho composta. In seguito, dal 2003 in poi ho regolarmente ricevuto un premio dalla IBLA di New York dal momento che mi sono sempre classificato tra il 2° e il 5° posto.

Anche se i grandi compositori del passato sono insuperabili nel loro genere non credo che la musica classica sia condannata a rimanere in quella del passato. Credo in una nuova musica classica adattata ai gusti e alla sensibilità del pubblico di oggi. Credo in una nuova musica classica la quale parli a questo pubblico attraverso i temi e le emozioni che le sono consoni.

Credo in una nuova musica classica che non sorprende per i suoni nuovi ma per le emozioni e la bellezza, una musica che sappia parlare a tutti quelli che l’ascoltano di quello che amano, di quello che ammirano, di quello che temono, di quello che sognano. Questa è la ragione per la quale compongo. 

La mia musica è classica e questo la rende già di per se particolare perché contrariamente alla maggioranza dei compositori moderni non cerco nuove vie né nuovi suoni. Essa non è neanche una semplice imitazione della musica classica del passato perché cerco di esprimere quello che commuove e piace, per un pubblico di oggi, sia nel contenuto che nella forma.

Il mio desiderio più caro è di realizzare tutto il potenziale della mia musica. Mi auguro che il violinista che si è scusato per un errore dicendo che è successo perché piangeva non sia un caso isolato. Vorrei che la persona che si precipita alla fine di un concerto per esprimermi il suo entusiasmo non sia un singolo caso. Voglio regalare emozioni e gioia al più grande numero di ascoltatori possibile perché è quello che so fare ed è il mio modo di fare del bene agli altri.

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